Nella seduta della Conferenza Unificata del 30 luglio 2025, presieduta dal Ministro Calderoli, è stato sancito un accordo chiave per rideterminare il contributo "reddito di libertà" destinato alle donne vittime di violenza, con un riparto di risorse per il biennio 2025-2026.
L'intesa, ai sensi della legge di bilancio 2023, prevede modifiche alla modulistica e un focus su natalità e pari opportunità, con fondi derivanti dalla legge 30 dicembre 2024.
Questo comunicato, passato inosservato sui grandi canali, potrebbe guadagnare visibilità nei prossimi giorni, specialmente se legato a campagne contro la violenza di genere o a dati Istat su abusi domestici.
Ha un alto potenziale per dibattiti sociali, dato che tocca temi sensibili come il sostegno economico post-trauma, e potrebbe essere ripreso se emergono storie personali o critiche al governo.
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