Due neonati prematuri sono deceduti nell’ospedale di Bolazano . A distanza di poche ore l’uno dall’altro.
Il decesso del primo è avvenuto martedì scorso e quello del secondo nella notte tra martedì e mercoledì. In entrambi i casi, le prime ricostruzioni collegano il tragico esito a un’infezione da Serratia, un batterio che sarebbe presente nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale e che ha avuto la meglio sul sistema immunitario ancora immaturo dei piccoli.
Indagine e misure adottate
Una tempestiva indagine del personale medico ha evidenziato la presenza del batterio nel reparto. Si ipotizza che la fonte possa essere una madre che non si era igienizzata correttamente le mani. Per contenere il contagio, il primario Alexander Staffler ha disposto il trasferimento degli altri neonati in un reparto differente, nell’intento di limitare la diffusione dell’infezione.
Che cos’è la Serratia
Serratia marcescens è un batterio Gram-negativo opportunista, ormai riconosciuto come patogeno clinico, in grado di causare numerose infezioni tra cui polmoniti, sepsi, congiuntiviti e meningiti, soprattutto nei contesti ospedalieri ad alto rischio come le terapie intensive neonatali.
In questi reparti, il tratto gastrointestinale dei neonati può diventare un importante serbatoio di colonizzazione, con successivo rischio di trasmissione e infezione.
Le principali fonti di contaminazione possono essere le mani del personale sanitario o dei visitatori, i dispositivi medici o l’ambiente stesso. In diversi focolai ospedalieri sono stati identificati anche saponi liquidi, shampoo per neonati o soluzioni parenterali come possibili veicoli di diffusione del batterio.
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