Bagnolo San Vito: si installano in un hotel e chiedono 15mila euro al titolare per lasciare le camere.

Tre romeni fra i 37 e i 43 anni arrestati dai carabinieri: nel corso del loro soggiorno avrebbero anche intavolato una trattativa per l’acquisto della struttura, con l’unico obiettivo di spillare denaro al proprietario.

Si sono installati in un hotel, arrivando addirittura a manifestare interesse per il suo acquisto. Un’intenzione che – a dire dei tre, tutti romeni fra i 37 e i 43 anni – li avrebbe costretti a una serie di spese, per sostenere le quali avevano preteso soldi e altro materiale dal titolare dell’albergo, effettivamente in predicato di cedere la struttura. Infine sono giunti a pretendere del denaro per lasciare le loro stanze e rinunciare all’acquisto dell’edificio (obiettivo che, per altro, probabilmente non avevano mai avuto in testa). 

La vicenda si è chiusa con l’arresto dei tre romeni, da parte dei carabinieri della compagnia di Mantova.

L’occupazione

I tre sono arrivati il 26 ottobre. Si sono presentati all’albergatore chiedendo tre camere singole, consegnando i loro documenti di identità per la registrazione. Nei giorni successivi il terzetto si è dimostrato addirittura interessato all’acquisto dell’hotel, passando poi a “pretendere” determinate cose.

Sapendo che il titolare della struttura era intenzionato alla vendita, il terzetto ha anche avanzato alcune proposte di acquisto, via via più pressanti. Il terzetto avrebbe preteso anche del denaro dal titolare della struttura ricettiva, per le spese che – a loro dire – stavano sostenendo per l’acquisto dell’hotel: tra contanti e bonifici si sarebbero fatti consegnare 9.000 euro, e due telefoni cellulari di ultima generazione, l’ultimissimo Apple 17.

Le minacce

La situazione, evidentemente, non quadrava al titolare dell’albergo, che ha provato a mettere la retromarcia sui suoi propositi di vendita. A quel punto i romeni avrebbero cambiato atteggiamento. Prima lo avrebbero minacciato, sostenendo che avrebbero bruciato l’hotel se l’affare non fosse andato in porto al prezzo di 60mila euro. 

Successivamente, dopo giorni di trattative, il terzetto avrebbe pattuito con l’albergatore la somma di 15mila euro per annullare l’operazione di acquisto, affermando di aver avuto delle spese “burocratiche” che, a questo punto, avrebbero dovuto essere sostenute dall’albergatore. 

Impaurito dalle minacce ricevute, il titolare dell’hotel si è presentato ai carabinieri della stazione bagnolese, formalizzando la denuncia.

L’indagine

I militari, dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti, in collaborazione con i colleghi del nucleo radiomobile di Mantova, hanno organizzato un pedinamento del titolare dell’albergo, raggiungendolo mentre si recava a incontrare i tre romeni, portando con sé la somma richiesta. 

Il gruppetto è stato identificato e arrestato, con l’accusa di estorsione aggravata. È emerso come proprio il giorno prima avessero liberato le camere d’albergo in cui si erano installati. I 15mila euro sono stati riconsegnati al proprietario dell’hotel. 

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