A distanza di quasi un mese dall'udienza nel processo abbreviato che la vede imputata per truffa aggravata (e che aveva visto le richieste di condanna della Procura), è il giorno della difesa dell'influencer, accusata insieme ad altre due persone per i noti casi di presunta pubblicità ingannevole del Pandoro Balocco Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi, è entrata molto prima dell'inizio dell'udienza davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini.
Ferragni, è il giorno della difesa
In aula hanno preso la parola per le loro arringhe i due legali dell'imprenditrice, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. Oggi parleranno, poi, anche le difese dell'ex collaboratore di Ferragni, Fabio Damato, e del presidente di Cerealitalia, Francesco Cannillo. L'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli hanno chiesto per l'influencer, che si è sempre detta innocente, una condanna a un anno e 8 mesi senza attenuanti. Ferragni nelle dichiarazioni aveva spiegato che ha sempre agito in buona fede e che al massimo ci sarebbero stati errori di comunicazione.
«Innocente, non ci sono truffati»
Chiara Ferragni è in aula e ha ascoltato con attenzione l'intervento dei suoi difensori. «Non c'è stato alcun dolo, in questa vicenda non ci sono truffati. La truffa aggravata prevede artifici e raggiri e in questa vicenda non ce ne sono stati», ha detto l'avvocato Giuseppe Iannaccone. A sostegno della sua tesi, il legale ha citato le mail tra la modella e imprenditrice e la Balocco.
Il difensore ha spiegato che, semmai, c'è stata una pubblicità ingannevole, per cui la sua assistita ha già risarcito nelle sedi competenti. Di conseguenza, sulla base del principio giuridico del 'ne bis in idem', non si può pagare due volte per la stessa condotta che l'accusa ritiene illecita.
«Sappiate che Chiara è innocente da qualunque punto di vista si guardi questa vicenda. Non c'è reato», hanno spiegato ai cronisti Iannaccone e Marcello Bana, dopo le loro arringhe difensive. «Abbiamo presentato gli elementi a favore dell'innocenza di Chiara e aspettiamo la conclusione da parte degli altri difensori - hanno chiarito i difensori -.
Abbiamo sostenuto che Chiara è innocente, abbiamo sostenuto l'innocenza di Chiara per molteplici ragioni, le abbiamo rassegnate al giudice e le lasciamo alla camera di consiglio».
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