Avrebbe soffocato e ucciso i suoi figli appena nati, poi nascosto i corpicini nell'armadio, avvolti da alcune coperte.
Una madre di 25 anni è stata arrestata nella mattinata di oggi, giovedì 9 ottobre, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Il fidanzato della donna è indagato in stato di libertà per favoreggiamento personale.
Una vicenda terribile che ricorda lo spaventoso caso dei neonati uccisi e seppelliti da Chiara Petrolini.
Il terzo bambino morto (tre anni prima)
La giovane è stata arrestata con l'accusa di avere ucciso, soffocandoli, i suoi due bambini appena partoriti, di occultamento dei loro corpi nonché di soppressione di cadavere in relazione a un ulteriore bambino o bambina partorito tre anni fa. Nei confronti della donna, il gip ha emesso un'ordinanza di arresti domiciliari con braccialetto elettronico su richiesta della Procura.
Le indagini sono iniziate nel luglio dello scorso anno, quando i genitori della giovane hanno trovato, in un armadio di casa in località Pellaro, i corpicini dei due neonati avvolti in una coperta.
Il malore e l'emorragia
Le indagini sono partite dalla visione dei sistemi di videosorveglianza nella zona, dai quali è emerso come la ragazza fosse sola all'interno dell'abitazione tra le 19 e le 20.30 del giorno 8 luglio, presunto orario del parto e della morte dei bambini. Poi, l'analisi seguita sul materiale organico, tra cui quello ottenuto con intervento di raschiamento a cui si è sottoposta la ragazza presso il Policlinico di Messina, ha confermato che i due neonati erano figli dell'indagata, nati vivi e che la morte era stata causata da soffocamento.
I familiari si sono detti ignari di quanto accaduto tra le mura domestiche. È emerso però un ricovero della figlia presso il G.O.M. di Reggio Calabria, risalente a poco tempo prima del ritrovamento dei neonati, a causa di una forte emorragia. In quell'occasione la giovane aveva lamentato soltanto un generico malessere fisico, negando di essere mai stata incinta.
I messaggi col fidanzato (indagato)
Altri elementi sono emersi dall'analisi dei messaggi scambiati nel corso degli anni col fidanzato della giovane, indagato per favoreggiamento personale. È emerso come la coppia, già nel 2022, abbiano avuto liti in relazione al fatto di tenere o meno il figlio, fino al mese di agosto, data in cui la donna avrebbe partorito e soppresso il corpo del neonato appena partorito.
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