Filippo Rebuzzini ha violato il divieto di avvicinamento ed è tornato a minacciare un uomo di 35 anni che in passato aveva già aggredito fisicamente.
Le cause del decesso del padre, il 17 settembre scorso, sono ancora tutte da chiarire.
La misura aggravata
Stando a quanto emerso, dopo la querela, peraltro formalizzata poche ore prima del decesso del critico, a Rebuzzini è stato notificato un divieto di avvicinamento al denunciante, che lo ha accusato di averlo minacciato in alcune occasioni e di averlo anche aggredito fisicamente. Tuttavia, Rebuzzini avrebbe violato la misura cautelare, facendo così scattare l'aggravamento del provvedimento e di conseguenza le manette.
Gli episodi
Nella denuncia del trentacinquenne, finito nel mirino pare per motivi di gelosia, si parlava di un paio di episodi violenti avvenuti in via Sammartini e in viale Lunigiana e di messaggi minatori inviati via Whatsapp. Secondo le informazioni a disposizione, Rebuzzini avrebbe violato le prescrizioni con telefonate e sms alla presunta vittima di atti persecutori. A quel punto, il gip, su richiesta della Procura, ha disposto l'aggravamento della misura.
La morte del padre
Il quarantaquattrenne è stato il primo a soccorrere il padre Maurizio sul ballatoio del suo studio professionale al piano terra dello stabile di via Zuretti 2/A, provando anche a rianimarlo.
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