Milano, colpita una piattaforma privata che mette in contatto medici e utenti. Molti hanno ricevuto una e-mail da una finta società di recupero crediti. Regione Lombardia: “Non ci risultano furti di dati sensibili nel sistema pubblico”
Un attacco hacker ha colpito una piattaforma privata - chiamata Paziente Consapevole - che a Milano mette in contatto pazienti e medici: una serie di e-mail sono state inviate a centinaia di cittadini per chiedere il pagamento di presunti arretrati per prestazioni sanitarie, esami e farmaci. Sull'attacco, presumibilmente dall'est Europa, indaga la polizia Postale coordinata dal pm della procura di Milano Enrico Pavone. Il reato ipotizzato è truffa.
Il sito
Al momento il sito appare spostato su "un indirizzo sicuro", ma anche cliccando su quel link appare una pagina in "manutenzione". Le mail, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, provengono da una inesistente società di recupero crediti di Monza, che chiede agli utenti di pagare presunti arretrati per prestazioni sanitarie presentando dati anagrafici e tipologie di patologie ed esami realmente attinenti alla storia clinica di quei pazienti.
Il messaggio
"Gentile Cliente, la presente comunicazione Le viene inviata da CreditLex srl in relazione a una posizione debitoria a Suo nome. Dai nostri registri risulta il mancato pagamento di una o più prestazioni sanitarie di cui Lei ha usufruito.
La invitiamo a prendere visione della documentazione ufficiale relativa a ciascuna prestazione, accedendo ai seguenti link sicuri che riportano ai documenti PDF depositati sul nostro sito web...".
Comincia così la mail che ha raggiunto svariate centinaia di persone, in questi giorni, riportando esami da loro realmente effettuati e dati anagrafici e sanitari precisi e corretti, invitando alla "regolarizzazione entro 5 giorni" per evitare il "recupero crediti giudiziario".
Ben presto la notizia di questa sorta di intimazioni si è diffusa sul web, e in particolare su Facebook dove diversi utenti avendo subito verificato che la società CreditLex non esisteva, mettevano in guardia gli utenti: "Cancellate senza rispondere".
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